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Sentiero didattico "Col de Spin" (2)

sentieri

Interessantissimi gli spunti naturalistici, i paesaggi e le caratteristiche naturali.
E’ percorribile in 3-4 ore, e va da un’altitudine di 385 mt. della partenza ai 335 finali, con una punta di mt. 430.

Percorso

Lungo circa 6 km, si dirama dal piazzale di Forcella Mostaccin in direzione Cornuda, passando attorno al Col del Spin, ed è attrezzato di segnaletica a cura dell’Amministrazione Comunale di Maser, del WWF e della Regione Veneto.

Alternative al percorso

Mappa col del spin

Consigliamo alcune alternative al percorso, adattabili alle diverse esigenze degli escursionisti:

  • Da Forcella Mostaccin al boschetto di betulle e ritorno (1 ora e 1/2);
  • Da Forcella Mostaccin direttamente alla Valle di San Lorenzo attraverso il Passaggio a Nord-Ovest e il Padre Nostro e, volendo, discesa a Cornuda (2 ore circa);
  • comprendente la parte più panoramica del sentiero natura, da Forcella Mostaccin intorno Col de Spin, fino al Passaggio a Nord-Ovest e ritorno (3 ore e 1/2).


Lungo tutto il percorso, i punti notevoli di osservazione naturalistica e paesaggistica sono in totale 17, e li troverete segnalati da appositi leggii informativi. Per visualizzare la descrizione dei punti cliccate sulla cartina in corrispondenza del punto desiderato.

Flora e fauna
Ovunque, la vegetazione è mista: dagli orti e dai vigneti delle pendici si passa a boschi di latifoglie composti di Faggi, di Carpini, di RoveriAceri Robinie. Non mancano LariciCastagni Betulle. Sui versanti meridionali, quelli esposti al sole, e su parte delle sommità, si aprono vaste estensioni di prati aridi permanenti, illuminati, a seconda delle stagioni, dai colori dell’Erica carnea, della Primula vulgaris, della Pulsatilla montana e di moltissimi altri fiori, tra cui il raro Giglio martagone.

Sui versanti ombrosi, ammantati di Muschio ed Edera, ecco i Ciclamini e i Mughetti, le Rose di Natale (Helleborus niger), l’Anemone nemorosa, il Pungitopo e le Felci.

Tra gli arbusti, alla fine dell’inverno il Corniolo con i suoi fiori gialli illumina la macchia ancora brulla, e poi troviamo NoccioliGinepriRosa caninaBiancospinoSambuco Viburno.

Alla fine dell’estate qualche vecchia ceppaia si ricopre dei primi Chiodini, e non è raro scoprire anche qualche Porcino o qualche Ovolo buono e, in luoghi aridi ed erbosi, le Spugnole; tra i funghi velenosi, invece, troviamo il Falso Porcino (Boletus satanas), l’Amanita (Amanita phalloides) e il Falso Chiodino (Hypoloma fasciculare).

Anche la fauna è ricchissima, e con un po’ di attenzione sul sentiero potrete individuare le tracce di molti animali: impronte, tane, escrementi e nidi segnalano la presenza di molti mammiferi mustelidi.

Durante il giorno è possibile scorgere i Caprioli al pascolo o che vanno ad abbeverarsi nelle pozze d’acqua dove vivono interessanti anfibi: un piccolo rospo chiamato Ululone dal ventre giallo, il Tritone crestato, molte Rane verdi, la Salamandra pezzata, quest’ultima di abitudini notturne. Qua e là si notano zone di terra e foglie mosse dai cinghiali alla ricerca di cibo.
Al crepuscolo il bosco si anima di VolpiLepri Tassi per lasciar voce, nella notte, al canto del Gufo, della Civetta, del Barbagianni dell’Allocco nonché alle scorrerie di DonnolePuzzoleGhiri Faine. Una piacevole sorpresa è l’incontro con i simpatici Ricci e con gli Scoiattoli.

Gli uccelli sono una presenza costante, ed è possibile osservare molte specie, sia stanziali che migratorie. PettirossiGhiandaie, Picchi rossi o verdi, MerliCinciallegreTortoreVerdoniCodirossi, Rigogoli, Gazze, Cornacchie e Capinere, Tordi e Cuculi fanno a gara con il loro canto, e con un po’ di fortuna è possibile ammirare anche il volo di alcuni rapaci diurni: il Nibbiol’Astore, la Poiana, il Gheppio e lo Sparviero nonché, verso Nord-Ovest, la possente Aquila reale, che nidifica sul Monte Grappa.

Tra gli Ofidi può capitare di incontrare il Colubro di Esculapio (Elaphe Longissima - Anda, in dialetto), lungo fino a due metri ma tranquillo e innocuo, il Biacco (Zamenis viridiflavus – Carbonazz), anch’esso innocuo e, se pur rara, la Vipera comune.
Numerosissimi sono gli insetti, e vi consigliamo di avere a portata di mano una lente d’ingrandimento per poter meglio apprezzare le loro attività e caratteristiche: farfalle, Coleotteri ed Imenotteri (tra cui api, bombi, vespe e calabroni) sono un’importante componente di questo ecosistema collinare.

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  PDF5,5M Sentiero didattico Col del Spin

Ultima modifica: giovedì, 23 febbraio 2023

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